Intesa con I Testimoni di Geova – Lettera ai senatori della Commissione Affari Costituzionali
Sent: Wednesday, October 13, 2010 4:10 PM
Subject: +Intesa con i Testimoni di Geova - Lettera ai senatori della Commissione Affari Costituzionali+
Al Presidente e ai membri Commissione Affari Costituzionali del Senato
Onorevoli
VIZZINI Carlo,
BENEDETTI VALENTINI Domenico,
INCOSTANTE Maria Fortuna
ADAMO Marilena BODEGA Lorenzo BASTICO Mariangela BATTAGLIA Antonio BIANCO Enzo BOSCETTO Gabriele CECCANTI Stefano DE SENA Luigi FAZZONE Claudio LAURO Raffaele MALAN Lucio MARINO Mauro Maria MAURO Rosa Angela PARDI Francesco PASTORE Andrea PISTORIO Giovanni SALTAMARTINI Filippo SANNA Francesco SARO Giuseppe SARRO Carlo VITALI Walter
E p. c. Al presidente del Consiglio dei Ministri ON. SILVIO BERLUSCONI
Al presidente del Senato della Repubblica ON. RENATO SCHIFANI
Gentile presidente, gentili senatori,
siamo un gruppo di ex appartenenti alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
In questi giorni si sta discutendo nella Vs sede l’approvazione di sei intese tra lo Stato Italiano e alcune confessioni religiose, tra le quali quella, appunto dei Testimoni. Non contestiamo in alcun modo il principio e lo spirito che ispira il provvedimento. Ma vorremmo solo far luce su una delicata questione che, a nostro modo di vedere, fa sì che i Testimoni di Geova non siano propriamente in linea con gli ideali di libertà di culto e di manifestazione del pensiero che la nostra Costituzione garantisce a tutti.
Tutti gli ex componenti della Congregazione, infatti, subiscono un forte ostracismo da parte di quelli rimasti Testimoni perché tale comportamento è raccomandato e incoraggiato dai vertici dei Testimoni di Geova. Molti di noi hanno perso contatti familiari e amicali solo perché, autonomamente, si sono fatti altre idee in ambito religioso. E’ una piaga sociale di non poco conto che non trova alcun tipo di giustificazione morale in una società come la nostra, laica, liberale e occidentale.
Crediamo che sia un diritto dei Testimoni essere pienamente riconosciuti come confessione religiosa. Ma ogni diritto implica un dovere, ed è loro dovere trattare con rispetto tutti i cittadini dello Stato Italiano, anche se atei, o cattolici, o musulmani.
Se lo Stato garantisce delle libertà, è giusto che chi dallo Stato desidera essere riconosciuto faccia la stessa cosa, senza mettere in atto tecniche discriminatorie e velati ricatti morali verso chi ha fatto uso del proprio e sacrosanto libero arbitrio.
Roma, 13 ottobre 2010
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: Roberto di Stefano – Osservatore e Critico del movimento religioso dei Testimoni di Geova Prima le Libertà e i Diritti Umani Fondamentali
http://www.testimoni-di-geova.info/ http://testimoni-di-geova.blogspot.com/ +41 77 456 7255
FIRME RDS RA LF BB RDS GP MT VN GR AL AMG TA CC FF MAC AC SM AN VS GF PL FB CDM GG DB GC SB RD EP DS MS SP MLM MP MM VL CT
IN ALLEGATO / 1 Inserto del Ministero del Regno (km -I 8/02), agosto 2002, pp.3,4 (pubblicazione edita dai Testimoni di Geova) in cui si ribadiscono le ferree norme che limitano i rapporti con gli ex componenti della Congregazione - pagina 3, pagina 4
IN ALLEGATO / 2 Nel libro "Mantenetevi nell’amore di Dio", pubblicato nel 2008, la Watch Tower Society ribadisce le sue direttive nei confronti dei disassociati. - pagina 207, pagina 208, pagina 209
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